mercoledì 7 giugno 2017



Il nuovo mondo

Ero partito pensando di restare, per scoprire un mondo nuovo invece di parlare
Non era sapete, un pensiero laterale, era un fermo convincimento iniziale
Così parto mi dico, devo andare, non resta altro da fare
Prendo bagagli, i libri, un giornale, il biglietto low cost, faccio un brindisi augurale
Evito di guardarmi indietro, di pensare a cosa lascio di intentato
Tanto di cose ultimate, non ne ho mai davvero lasciate
Per un attimo penso agli amici, al mio mondo ovattato
Al sapore dei cornetti, alla menta al pistacchio, al caffè macchiato
Ora ditemi cosa ti costringe a restare sul serio
Che ti faccia mancare il respiro e mollare davvero
E dici adesso torno indietro, mi manca quel gusto di sale, che ti prende male
Stai lì in equilibrio su quel ripido crinale, bagnato, scivoloso, fatale
Ma bum la sveglia, un baccano infernale, e senza pensarci devi andare
La linea della tua mano che spinge lontano, la paura dell’ignoto, un salto nel vuoto.
C’è ancora un momento, un secondo per pensare, ma devi fare in fretta mi devi dare retta
Guarda giù in basso che piccoli che sono, non prendere paura e azzarda questo passo.
Guarda che avventura, è un inizio esagerato, non prendere paura e fidati del fato
Non pensare a quello che hai iniziato, prenditi solo un momento per piangere quel che hai lasciato
Non c’è spazio per nient’altro, pensa che sia congelato.
E quando arrivi davvero è tutto cambiato, la gente che ti guarda, un mondo inusitato
Cerchi un contatto, per la prima volta impreparato, e te ne stai sulle tue imbarazzato
Ci provi a dare un senso a quello che stai vedendo, ma ti rompi la testa sul muro, tu non sei così duro
Dunque dimmi ragazzo cosa ti aspetta in questo futuro
Dove pensi di andare senza un progetto, non puoi fare tutto sempre di getto
Ci dovevi pensare un istante prima di andare, ti ci dovevi impegnare
Dunque io dico ma chi te lo ha fatto fare, cosa dovevi dimostrare
La mattina adesso ti svegli incazzato e niente è come avevi pensato
E guarda a colazione che cazzo hai mangiato, biscotti avariati e un té gelato