giovedì 18 giugno 2020

Another cup of coffee















La domanda mi sorge spontanea.
Sbaglio o le notizie che leggiamo in rete hanno sempre un enfasi maggiore rispetto alla loro reale importanza, al reale peso specifico del loro contenuto. E' come se la loro lettura, perché pur sempre di lettura si parla (non è che ti stiano dando uno schiaffo o ti stiano urlando nell'orecchio), fosse amplificata o ingigantita dal mezzo che te la propone. Eppure sei come tuo solito seduto comodamente in poltrona, magari sorseggi un buon tè o un espresso appena uscito da una vecchia e consunta moka, ma bum ... la notizia assume un incedere inaspettato, un'urgenza, una drammaticità degna di Dario Argento o Alfred Hitchcock, a seconda dei gusti.
Insomma verrebbe davvero da pensare che il mezzo sia il messaggio e ovviamente un pò lo è. Ma solo in parte. Io credo che ancor più sia la distanza che si è andata riducendo tra la fonte dell'informazione e il suo fruitore, noialtri. I due soggetti sono divenuti prossimi, non ci sono più quei filtri a cui ci eravamo abituati, diciamo dagli anni '50 in poi, che ci consentivano di prenderci il tempo per versarci un altro pò di tè prima di saltare a conclusioni affrettate.

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