lunedì 5 dicembre 2016





















Le piante erano allineate

Tu non sai dove sono in questo momento, quanto le mie parole siano chiare sul foglio bianco.
Non so più dove mettere tutte quelle cose che non servono più a niente.
Non c’è spazio per contenere tutto.
Dovrei aprire la finestra e far entrare l’aria.
Il terrazzo lì fuori sospeso sulle cose
La casa di fronte bagnata dalla pioggia.
Le piante allineate e le bottiglie vuote.
La luce che si spenge. La porta che si apre. Il cuore che non tace
Così mi immagino seduto in cucina. Legato alla sedia e tu in piedi lì vicina
Avevi le chiavi altrimenti non entravi
La porta fece rumore e poi sulle labbra un tepore
Ma era tutto un sogno immaginato, lo sbattere della porta il mio cuore azzerato
E mi sveglio  di soprassalto in un bagno di sudore, il respiro affannato il ricordo del tuo calore
Ancora ti immagino, il braccio leggermente adagiato, e il tuo sguardo fuori dalla finestra, lontano, ed io stremato.

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