lunedì 28 novembre 2016





















Il mio mondo qui vicino


Il mio mondo che sta qui accanto

Un indirizzo di posta eliminata, un messaggio destinatario sconosciuto

Penso a te che non ti ho mai raggiunta, al download che non mi è mai piaciuto

Rifletti sullo schermo un incipit moderno, qualcosa di reale ma anche demenziale

Mi piace la tastiera per scrivere alla mia di maniera
Ci metto dentro tutto, mi sbatto  sulle esse, sulle zeta e mi ritrovo analfabeta
Un orgasmo letterario un hard disk planetario 

Ci ho messo dentro troppe cose, lo svuoto in un istante a velocità costante

E mentre gli do invio rivedo il tuo messaggio, è posta italiana, è una lettera nostrana

Ma quel che vedo scritto è una lettera senza inizio e una fine da stampare
Una storia mai iniziata, un accesso casuale, un account digitato male

L’anteprima è disponibile ma lo schermo non è digitale

Ho un’analogia da proporti e non è affatto male, sei un algoritmo intelligente, un principio analogico, un ritorno al naturale

Clicca control zeta ma stai attenta, non mi fare male

Oppure annulla tutto e scendi per le scale, ci vediamo io e te per la storia da iniziare

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