martedì 12 dicembre 2017





















Riflessi e ombre

Riflessi e ombre tutto appare poco chiaro
Nemmeno quando lo rileggi la sera sul tuo diario
Che cosa hai scritto che cosa hai provato
Sembra che non sia successo se non viene stampato
Provi a inclinarti sul suo corpo vicino
Ma anche quella routine sembra oltre il tuo confine
Rileggi i tuoi commenti ti sforzi di capire
Ma è acqua sopra un fuoco che non smette di bruciare
Lei ti costringe a resettare a spegnere a riaccendere a provare e riprovare
Un tunnel senza fine un loop micidiale
Entrando e uscendo si perde il senso generale
Vai o resti con me non ci dovevamo rivedere?
Qualcosa ti sfugge qualcosa che non hai mai saputo
Un fatto che la riguarda, sconosciuto
L’avevi vista al mare un’estate?
Oppure ad un party nelle vacanze passate?
Poi come un suono che squarcia il silenzio
Vedi la sua mano che accarezza un altro uomo
Allora ti è chiaro non è un sogno ciò che hai immaginato
Tutto va a rotoli il computer impallato
Un tasto saltato un uomo incazzato
Una fila di domande affollano il tuo stato
Il banale stato d’animo di un banale fidanzato
Non è per sminuire il tuo modo di sentire
Non ti devi vergognare di essere un uomo normale
Emerge in modo del tutto naturale
Il tuo sopito stato primordiale
Una voglia che non avevi pensato di avere
Un’attrazione inaspettata verso una vendetta spietata
Così l’aspetti in uno splendido mattino per servire aranciata cornetto e un caldo cappuccino
Lei beve sorseggia indugia con la tazzina in mano
La guardi la scruti cerchi di essere ruffiano
Ma alla fine è lei che ti frega
La stanza ruota come un grandissimo orologio
Un ticchettio ipnotico che azzera ogni senso logico
E il tuo è il primo a perdere ogni significato
Il tempo si è dilatato e tu non hai più il controllo di quello che avevi programmato
Ed è lei a venirti vicino
A seguirti nel sole mattutino
Non l’avresti mai pensato immaginato sperato
Ma sei di nuovo un uomo felicemente fregato

Nessun commento:

Posta un commento